Mozzo/Volley: Mozzo Volley Under13 – Lallio Volley : 2-3


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Con gli occhi della tigre.
Così Julio Velasco (La Plata – Argentina, 9 febbraio 1952) mitico allenatore di volley della Nazionale italiana maschile dal 1989 al 1996 e di quella femminile dal 1997 al 1998, descriveva lo sguardo grintoso e sportivamente feroce che pretendeva e otteneva dai suoi giocatori in campo e che lo hanno condotto sul tetto del mondo pallavolistico. E questo è lo sguardo che Mara Milesi (Valbrembo, 16 marzo 1990…. ma è oggi….AUGURI !!!) ha osservato, così come il pubblico mozzese, negli occhi delle nostre ragazze stamattina quando, sotto un tiepido sole primaverile, si sono presentate al PalaVolleyMozzo di via Orobie.
Di fronte la compagine di Lallio, più su in classifica ma anche una delle squadre più alla “portata” per le nostre U13 (all’andata subimmo una delle sconfitte fuori casa tra le più amare e immeritate di sempre). Una partita tiratissima (23-25, 25-22, 25-17, 17-25, 15-9), durata ben oltre le due ore e sempre in equilibrio; salvo che nell’ultimo set quando le nostre ragazze in rosso, colpa una panchina oggi stranamente “corta”, che alla fine ha pesato sul piano fisico, e una scarsa abitudine mentale ad arrivare al quinto e decisivo set, sono clamorosamente calate lasciando la vittoria alle giovani in blu di Eleonora.
Ma è stata anche la sfida tra due panchine condotte da due giovani allenatrici, entrambe 24enni. Sulla nostra siede Mara, grintosa, carica al punto giusto e vogliosa di regalarsi una vittoria dopo tante amarezze. Su quella avversaria c’è Eleonora (dal provenzale Hellionor che significa ‘creatura che ha pietà’), simpatica, elegante, educata che, forse anche per pietà appunto, non ha inveito contro un arbitraggio oggi decisamente casalingo e “distratto” (…quando si fa baldoria fino a notte fonda, vero Donda?…) e si è limitata a condurre con grande sagacia tecnica la sua squadra portando a casa, con un po’ di difficoltà, la vittoria. A lei il plauso convinto anche da parte degli attenti segnapunti (+ Stefano) che dal loro “privilegiato” punto di osservazione ne hanno potuto testimoniare le ottime qualità…
Per Mara (dal caldaico Marà che significa “afflitta, amareggiata”) rimane appunto molta amarezza per non essere riuscita a festeggiare il suo compleanno con una vittoria che avrebbe senz’altro meritato. Ma alla fine, come sempre, tanti sorrisi, abbracci, pasticcini e… gli occhi della tigre nelle nostre giovani Under13 che sicuramente il competente, ma a volte troppo esaltato, pubblico mozzese rivedrà sabato pomeriggio nell’Isola (Medolago) dove sarà d’obbligo la conquista dell’intera posta in palio.
Sempre comunque e dovunque….. Forza Mozzo.
(Inviato da G.U.)