





https://www.osservatoreromano.va/it/news/2020-06/pastorale-degli-occhi.html
Covid 2020 (Osservatore Romano) :
“Ci spostiamo nel centro del cratere, a Bergamo. Don Giulio Albani, 50 anni, è parroco a Mozzo, appena fuori città. «Non ci sono altri numeri, oltre quelli già noti, per spiegare che quella che si è abbattuta qui è stata una tragedia immane: migliaia di morti. Io all’inizio ho cercato di non perdere la bussola ponendomi una sola domanda: cosa vuole il Signore da noi in questo cataclisma? E la risposta che ho sentito è stata: “Ascolta!”. C’era, ed in effetti ancora c’è, tanto bisogno di ascolto. Ascolto del dolore, della paura, della sofferenza. Ancora oggi registro un compulsivo bisogno di parlare, di raccontare e raccontarsi. Fiumi di parole da una gente che è nota in genere per la sua discrezione e riservatezza. E la prima e più importante forma di carità è proprio l’ascolto. È quello che più mi sono sforzato di fare in questo tempo, in cui pur con tante difficoltà siamo sempre rimasti in contatto tra noi. Non solo il conforto ai malati, ma anche tanto supporto ai sopravvissuti con i tanti sensi di colpa che affiorano in questi casi. Nella mia parrocchia risiedono tanti medici ed infermieri, e Dio sa di quanto sostegno abbiano avuto bisogno in questo tempo: tornavano a fine turno distrutti nel corpo e nello spirito per quello che avevano visto e vissuto in ospedale. Ora ci stiamo preparando lentamente a tornare alla vita, per la festa del Corpus Domini e per il nostro patrono san Giovanni Battista, abbiamo costruito fuori della chiesa una tenda: è il segno di un popolo che attraversa il deserto per rincontrare il suo Dio».”
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