“Quest’anno abbiamo pensato di ricordare l’assalto partigiano a villa Masnada e festeggiare insieme il 71° anniversario della Liberazione coinvolgendo quarantasei amici tra artisti e scrittori consegnando loro il momento più intimo ed evocativo di questa importante storia di Resistenza bergamasca.
Ci siamo più volte fermati a raccontare e a riflettere sul dettaglio storico di una macchina fotografica rubata da un partigiano a villa Masnada e poi diventata per lui materia d’accusa. Una macchina fotografica che ha fermato attimi, ricordi, eventi, prove, sensazioni e vissuti per consegnarli alla storia. La fotografia, oggetto intimo, custodito con cura, carico di un potere emotivo che sprigiona coraggio e speranza. Ci piace pensare che a quella macchina fotografica, il partigiano abbia affidato un’ultima immagine, forse un paesaggio, forse una scena, forse il ricordo di ciò che ha lasciato a casa, forse la speranza di qualcosa che in quella vita, in quei giorni, in quel bosco, non ha potuto metter radici.
Abbiamo affidato alle mani di ventitré artisti i tratti di quest’ultima simbolica fotografia, lasciando loro la libertà d’uso e di scelta dei materiali e della tecnica di realizzazione, con l’unico vincolo del rapporto tra le dimensioni (il formato 2:3 delle vecchie fotografie) dell’opera finale. Le opere sono state poi riprodotte in bianco e nero e stampate su pannelli di plexiglass (20×30 cm), materiale che ci consente di installarle nel bosco dello scontro e del ricordo senza deteriorarsi agli agenti atmosferici. La trasparenza permetterà di vedere attraverso, facendo interagire l’opera con l’ambiente, la luce e le persone. Oltre al materiale, abbiamo valutato il metodo installativo per interagire con gli alberi, la radura e il monumento commemorativo presente in loco.
Lasceremo esposte le opere fino a domenica 8 maggio permettendo alle associazioni, amministrazioni, enti, comunità e realtà locali di poter organizzare visite oltre all’evento d’inaugurazione del 25 aprile. Ci piacerebbe poi proseguire l’esposizione delle opere originali in uno degli edifici pubblici dei Comuni limitrofi.
Gli artisti coinvolti sono: Giulia Battistoni, Mariella Bettineschi, Maurizio Bonfanti, Davide Casari, Enzo Catini, Mario Consoli, Giancarlo Defendi, Luigi Dragoni, Daniele Fabiani, Paolo Facchinetti, Giulia Gentilcore, Giulio Locatelli, Simone Longaretti, Renzo Nucara e Carla Volpati, Alfa Pietta, Giada Pignotti, Ugo Riva, Cristiano Rizzo, Marco Ronzoni, Marco Rossi, Mario Sacchi, Maurizio Scotti, Raffaele Sicignano.
Ogni opera è stata affidata a un amico appassionato di scrittura che ha preso inspirazione e suggestioni per creare un breve riflessione, racconto, poesia.
Gli scrittori coinvolti sono: un amico, Mauro Baronchelli, Luca Betelli, Maria Bottiglieri, don Franco Castelli, Rita Ceresoli, Carlo Colombi, Sergio Cortesi, don Enrico D’Ambrosio, Maria Dragoni, Giampietro Forlani, Piero Gentile, Barbara Lanfranchi, Corrado Maffioletti, Valeria Peque Marchesi, Stefano Morosini, Gianluca Paciucci, Filippo Pizzolato, Luca Prometti, Sara Rossi, Gimmy Schiavi, Perlita Serra, Gianmario Vitali.
È stata inoltre stampata una piccola pubblicazione che raccoglie tutte le ventitré opere d’arte accompagnate dagli altrettanti testi degli amici scrittori, il racconto “Cader con le prime castagne” e una sintesi della vicenda storica.
Ringraziamo gli sponsor tecnici Viviana Algeri e Falegnameria F. lli Gotti.