Mozzo/Volley: La dura legge dei numeri… Volley Azzano-Volley Mozzo U14 : 3-1


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La dura legge dei numeri… Volley Azzano-Volley Mozzo U14 : 3-1
Solitamente le giornate pallavolistiche, soprattutto se si gioca fuori casa, iniziano con il raduno mattutino e proseguono con il trasferimento, la partita e…il post (più o meno sereno a secondo del risultato). Per noi
dell’Under14 volley Mozzo invece no. Noi si parte dodici ore prima. Ci si ritrova a cena (all’Oratorio) per un rito propiziatorio a base di salame, brasato, gulasch mozzese (in ungherese gulyás) e polenta taragna. Il tutto opportunamente annaffiato da un piacevole Montepulciano d’Abruzzo dal 12,5°. Per le atlete… arrosto, polentina e la classica Coca-Cola. Il tutto coordinato sapientemente da mamma Daniela. A seguire tutti in via Verdi a tifare per la prima squadra della serie D. E fin qui… diciamo che ci sta tutto. Come ci sta, ormai per assuefazione, che venga giù acqua a secchiate, lampi, tuoni e il Quisa (più il Riolo) che preoccupano il VS.
Ma oggi è domenica, è un altro giorno e ci accoglie uno splendido sole sebbene l’aria sia diventata piuttosto frizzante. Manca Samuele e c’è chi sussurra a mo’ di battuta “per ora è solo il battesimo di un figlio chissà quando Tommaso si sposerà…” ma c’è Laura, che è una garanzia e oggi allenerà in coppia con Valentina con la quale spopola a furor di “veloci” in serie D (leggasi della larga ed esaltante vittoria di ieri sera sul Carugate). Ci si conta e si scopre che le atlete sono solo sette: il rischio che questa carenza di cambi la si paghi in partita è reale. Per arrivare ad Azzano si passa da Stezzano (dove sabato scorso abbiamo subito una sconfitta che ancora fa male) e qualcuno vorrebbe cambiare strada. Si arriva ad Azzano e scopriamo che le nostre Girls devono giocare dentro una specie di hangar per aerei della seconda guerra mondiale su un terreno di gioco dove si vedono ben cinque tipologie di tracciature di campo: per volley, basket, calcetto, pallamano e un qualcos’altro di non ben identificato. Per non parlare dei riflessi causati da una improbabile vetrata in plexiglass installata controsole da un architetto che mai vincerà il Nobel per l’architettura.
Non è per mettere le mani avanti ma che almeno si sappia che un po’ di scuse ce le stiamo preparando. A meno che, e questa è la vera speranza (o certezza) che ancora ci fa amare lo sport del pallone bianco-rosso-verde, le nostre mitiche ragazze (basta bimbe, sennò si offendono…) non vogliano andare contro ogni pronostico e stupirci. E poi diciamola tutta: il cronista vuole provare finalmente l’ebrezza di scrive di una vittoria.
Ultima nota di cronaca del pre-partita: l’usanza del “caffè dei genitori” oggi si consuma al bar “Amanti dell’Atalanta” (pugnalata per il cronista). Abbiamo sempre sentito parlare di Amici dell’Atalanta ma “amanti”, questa poi…. sorrisetti maliziosi dei presenti.
Si parte con le azzanesi che appaiono più squadra ed entrano subito in partita con un parziale di 10-2 che mette i brividi. Però le rosse di Mozzo reagiscono fino all’11-8 ma sul 13-8 Vale è costretta a chiamare il primo time-out per mettere le cose a posto. Il divario si attesta sui tre punti fino ad una successiva accelerazione delle gialloverdi di Azzano che chiudono il primo set 25-19. Primo dato che emerge dal tabellino sono i 5 punti regalati in battuta.
Il secondo set parte decisamente meglio, Laura&Vale sembrano aver strigliato a dovere le nostre babies e si vede in campo per la prima volta come titolare Debora. Siamo sempre avanti, anche se di poco, fino al primoaggancio azzanese che poi allunga fin sul 18-14 con Vale costretta al primo time-out. Una considerazione condivisa serpeggia tra l’inesperto pubblico mozzese: “non si possono regale 6 punti in battuta senza arrivare neppure nel campo avversario, perdindirindina!”. Forse le ragazze hanno il dono della telepatia tant’è che reagiscono fino al 22-20 (l’allenatrice dell’Azzano chiama disperata il primo time-out della partita) ma lo stesso dovranno fare sul 24-22 Vale&Laura. In quei pochi secondi danno le ultime dritte che, recepite a dovere, portano al sorpasso 25-24 (Il Sorpasso- 1962, di Dino Risi con Vittorio Gassman, Catherine Spaak e Jean-Louis Trintignant: da vedere e rivedere). L’incubo per l’Azzano si sta materializzando e infatti si vince noi il secondo set per 29-27.
S T R E P I T O S E !!
Unica nota dolente del set è l’infortunio di Debora, “la scèta del pustì”. Nulla di grave ma per il resto della partita è out. Ora siamo solo in sei e chi può si tocca nel tentativo di esorcizzare il rischio di un qualsiasi altro infortunio che ci obbligherebbe a giocare in inferiorità numerica.
Si va con il terzo set e le ragazze della bassa mettono subito le cose in chiaro: 7-2. Ma le nostre sono mostruose e concentrate e le agganciano sull’11-11. Ma non basta se… a metà set abbiamo già regalato i 5 soliti punti in battuta. E’ così che loro vanno sul 18-13, poi noi che reagiamo fino al 22-22 ma qualche nuova sbavatura in ricezione delle U14 de Moss regalano il secondo set 25-23 alle azzanesi.
Marco B. che ci vede lungo inizia a pensare alle lenticchie che ha cucinato la sera prima, Stefano manda disperati sms alla moglie rimasta a casa a preparare il pranzo domenicale e il cronista, in un angolo sperduto dell’hangar, inizia a pensare all’articolo che racconta della terza sconfitta consecutiva.
Venticinque anni fa, 9 novembre 1989, si sgretolava il muro di Berlino (Die Berliner Mauer) e questa è storia. Nel quarto set si è sgretolata psicologicamente e fisicamente l’Under14 Volley Mozzo e anche questa è diventata purtroppo storia. Troppi errori legati alla stanchezza causata all’assenza di cambi, che ha accumulato scoramento su scoramento, malgrado gli sforzi di Valentina e Laura di rincuorare e spronare le nostre. E fino all’ultimo ci ha provato anche il commovente pubblico mozzese ma… il 25-11 finale consegna inequivocabilmente la partita alle gialloverdi di Azzano.
Si dice che “non c’è due senza tre” e infatti siamo alla terza sconfitta: motto confermato. Ma nessuno ha mai sentito menzionare il “non c’è tre senza quattro” e quindi avanti convinte: sabato 29 novembre alle 15 a Lallio si… VINCERA’.
Sempre comunque e ovunque FORZA MOZZO !!!

Gianluigi UBIALI

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