Mozzo L’attesa con brivido ai passaggi a livello – letto su Corriere.it


Tutto tranquillo al passaggio successivo, in via Moro, anche se un automobilista prima di superare le sbarre si ferma: «Vista quello che succede non mi fido più». La tappa successiva è in via Ca’ Castello Pontida, dove è avvenuto l’incidente che è costato la vita a Claudio Pavesi e a suo padre Umberto, a bordo dell’ambulanza condotta da Rosario Drago, di Cisano. L’autista del mezzo, dimesso dall’ospedale di Bergamo a metà dicembre,a è ancora in gravi condizioni: «È in riabilitazione alla Casa degli Angeli di Mozzo, parla, e cammina con il deambulatore – racconta la moglie Giuseppina Di Bartolo -. Con molta cautela gli abbiamo raccontato ciò che è successo perché lui non ricorda niente. È seguito da uno psicologo, ma si sta riprendendo». Nelle scorse settimane diversi automobilisti hanno chiamato il sindaco di Pontida per segnalare che diverse volte il treno era passato con le sbarre alzate, a bassa velocità e suonando la sirena. «Ho subito chiamato Rfi – spiega il primo cittadino Pierguido Vanalli – e mi hanno risposto che sono delle prove tecniche e che tutto va bene. Speriamo che non succedano più tragedie come quella di due mesi fa».

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