Poi Bergomix mi ha dato la visibilità necessaria per allargare il messaggio a un pubblico più vasto. Così ho preso la palla al balzo e ho fatto dell’immedesimazione una scelta di vita». Nonostante qualcuno possa sorridere, dietro il travestimento del Guardiano c’è un ragazzo equilibrato. «Sono un buffone con una maschera finché non farò qualcosa di buono per questo mondo», ammette serio. Sono una ventina gli italiani mascherati paladini dei più indifesi. Il costume tradisce una voglia di esibizionismo. «All’inizio era una tuta di fortuna, poi l’ho perfezionato – afferma il Guardiano -. È decorato da protezioni e placche acquistate in negozi per motociclisti che coprono sterno, braccia e testa, poi porto una cintura dalla quale estraggo aggeggi che possono servire, come cellulare e torcia». Anche la scelta dei colori non è casuale. «Il nero è d’obbligo per poter agire senza essere visto al buio», specifica.
