“Pubblichiamo il testo della risposta dell’Assessore al Territorio Rossano Consoli all’interpellanza del consigliere Alessandro Chiodelli per la chiusura di via al Castello (mozzo2012.it)
Mozzo/Politica: “interruzione viabilistica di Via al Castello” – interpellanza LN-CD | Mozzo News.
OGGETTO: INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA
INTERPELLANZA COMUNALE N. 1/2013 – PROT. 0003012 DEL 07.03.201 – “INTERRUZIONE VIABILISTICA VIA AL CASTELLO”
Gent.mo sig. Alessando Chiodelli,
faccio seguito alla sua nota dello scorso 4 marzo al fine di fornirle le opportune spiegazioni a quanto richiesto.
Ringraziandola per l’opportunità che mi viene data di poter rispondere anche a quella parte di cittadinanza che si è rivolta al Vs. gruppo per avere risposte in merito della problematica relativa alla chiusura della Via al Castello, e nella coerenza sempre dimostrata a voler rappresentare l’Amministrazione di tutti i cittadini senza appartenenze ed esclusivamente nell’interesse della collettività , colgo lo spirito collaborativo di dare risposte tramite canali ufficiali ed istituzionali. Da parte nostra mi sembra corretto ricordarle che uno dei primi scrupoli della nostra Giunta fu quello di chiedere la sua disponibilità ad un incontro nello scorso mese di novembre alla presenza mia e del Sindaco, (alla luce delle sue competenze tecniche, della conoscenza del nostro territorio e della sua pluriennale presenza nelle commissioni comunali), disponibilità che Lei diede prontamente e di cui la ringrazio pubblicamente. In quell’incontro fu affrontata proprio la criticità della chiusura della Via in questione e, sulla base dell’allora ipotizzato problema di ordine statico del manufatto stradale, insieme si condivise la necessità di approfondire la tematica da un punto di vista tecnico.
Pertanto è assolutamente condivisibile la prima affermazione dell’ interpellanza in cui si dichiara prioritaria la tutela della sicurezza dei cittadini, di cui il Sindaco è responsabile in prima persona.
Espongo di seguito i fatti e le misure successivamente adottate.
Nel mese di novembre u.s. fu dato mandato all’Ufficio Tecnico Comunale di eseguire un’analisi statica del manufatto. La possibilità di redigere analisi strutturali su di un manufatto ormai datato per la difficoltà di risalire agli elaborati progettuali della realizzazione ( il progetto originale da me richiesto all’ufficio competente, ad oggi non è stato reperito), è risultata problematica e difficilmente percorribile. Da qui la decisione ampiamente ponderata, di procedere alla chiusura del traffico con l’avvio immediato di alcune operazioni di analisi dello stato dei luoghi, senza alterare in alcun modo la condizione strutturale, dato che in questi casi è opportuno mantenere la struttura nella condizione originale per poter analizzare gli effettivi smottamenti e/o movimenti in atto. Contestualmente alla chiusura, si è proceduto alla posa di alcuni vetrini che,installati in prossimità delle fessurazioni, permettono di verificare l’effettivo movimento strutturale.
Conseguentemente a questo primo intervento di monitoraggio (costantemente analizzato dai Tecnici Comunali) si è valutata la possibilità di dare comunque attuazione ad un intervento progettuale in grado di garantire in futuro il transito sul tratto di strada; pertanto l’Ufficio Tecnico Comunale su di un preventivo reperito ad inizio febbraio (08.02.2013) ha recentemente affidato ad un professionista l’incarico di verificarne analiticamente la struttura sulla base delle rilevazioni eseguite nei primi 2/3 mesi di chiusura
Il tecnico incaricato è un cittadino residente in loc. Borghetto che in data 24.12.2012, ha inviato una e.mail all’ufficio Tecnico nella quale auspicava la riapertura della strada, avanzando un’ipotesi sulla situazione strutturale del manufatto ed allegando la relazione di un geologo di propria fiducia in merito alle problematiche dell’erosione del terreno.
Per completezza di informazione e trasparenza, va precisato che il professionista, seppur incaricato solo recentemente, segue da diversi mesi l’evolversi della situazione in quanto tecnico di fiducia dell’ufficio, residente nel nostro Comune e ,come cittadino, si è reso da subito disponibile.
Le analisi statiche saranno pertanto avviate e concluse nei tempi e nei modi più celeri possibili, anche se va costantemente precisato che la sicurezza è comunque l’aspetto che in via prioritaria verrà anteposto a qualsiasi tipo di problematica di ordine viabilistico. A titolo personale non ho infatti alcun disagio nell’affermare che, non potendo reperire agli atti il progetto originale ,sia preferibile fare scelte impopolari come la chiusura della strada con il rischio di perdere consensi, piuttosto che essere consapevoli di non aver operato nell’interesse del nostro Comune e soprattutto per l’incolumità dei cittadini.
Oggi sappiamo con certezza che è stato utilizzato un collegamento viabilistico con ragionevoli dubbi sulla sicurezza dello stesso, senza la verifica d’obbligo dell’esistenza di un collaudo o di un progetto in grado di garantire i cittadini che ne hanno fruito sino allo scorso mese di novembre.
In ultima analisi Le comunico che l’ufficio dispone di due preventivi per opere di consolidamento, ed unitamente a tali preventivi sono stati avviato colloqui con i proprietari dei terreni posti a monte della strada per coordinare su nostra iniziativa e con il coinvolgimento del Parco dei Colli, interventi di messa in sicurezza atti a limitare tutti i fenomeni franosi derivanti dai terreni posti a monte. Tali interventi saranno a carico dei privati che hanno compreso da subito la necessità di adoperarsi in tal senso per il rispetto e la salvaguardia del nostro territorio.
Sperando di aver dato esaustiva risposta per quanto riguarda gli aspetti più tecnici, vengo ora ad analizzare la questione legata a quanto dichiarato nell’interpellanza rispetto al manifestato malessere dei residenti.
Anche questa questione come la precedente, è stata fin dal primo giorno della chiusura della strada elemento di prioritaria attenzione da parte del gruppo di maggioranza. Oltre ai costanti colloqui con il personale dell’ufficio competente, lo scorso 18 febbraio ho formalmente richiesto tramite e.mail all’Ufficio Tecnico di essere relazionato sul numero di lamentele e richieste di informazioni rilevate dallo stesso. Alla richiesta veniva data una risposta scritta in data 19 febbraio che riporto testualmente ”sulla chiusura della Via A Castello (ho sentito anche C…..-T….. e L…. – Dipendenti dell’Ufficio) nessuna richiesta particolare è pervenuta……. Solo qualche richiesta delle motivazioni “del perché è stata chiusa” ma nulla di incessante……. La risposta che è stata data è quella della sicurezza in genere….. Arch. R.B.”
Ora pare evidente che la nostra cittadinanza dimostri maturità e comprensione di fronte di tematiche tanto importanti, ma sarebbe scorretto da parte mia affermare che la chiusura della strada non stia generando qualche disagio, espresso a volte non attraverso i canali ufficiali bensì con l’uso degli strumenti informatici (facebook, ecc. ecc.), oppure tramite le proprie conoscenze sul territorio .
A fronte di quanto sopra riportato, mi spiace dover contraddire ciò che viene dichiarato nell’interpellanza rispetto alla totale mancanza di informazione. Le ordinanze e gli atti con cui si esprime un’Amministrazione Comunale sono correttamente pubblicate ed esposte e i cittadini sono ascoltati con sollecitudine dagli uffici competenti. Da qui si evidenzia la necessità ristrutturare il sistema di relazioni con il pubblico (U.R.P.) dell’intera macchina amministrativa, argomento che è allo studio della Giunta e richiede tempi adeguati.
In conclusione:
– ritengo corretto convenire con Lei sull’importanza del collegamento viabilistico della Via Al Castello;
– convengo con l’auspicio che sia un preciso obiettivo di questa Amministrazione affinché venga restituito alla Via Piatti un carico viabilistico come quello antecedente la chiusura della Via al Castello. Aggiungo in prospettiva l’obiettivo ancora più ambizioso di potere migliorare addirittura il carico per Via Piatti, con una sensibile diminuzione di veicoli transitanti;
– ritengo che l’informazione sia stata garantita nei normali canoni e con modalità consolidate, (l’ufficio competente ha dato l’opportuno supporto), quindi si considerano inesatte e parziali le dichiarazioni di totale mancanza di informazione alla cittadinanza;
– ritengo che il dichiarato e manifesto malessere dei residenti sia un’affermazione inesatta e parziale alla luce degli atti ufficiali depositati e sopra citati;
– la Via al Castello non può essere comunque dichiarata il naturale collegamento del quartiere Borghetto perché esistono oggettivamente altri collegamenti (percorrenza Via Trento – Via Lecco), anche se deve essere riconosciuta l’importanza per i locali della strada in questione;
– non è corretto valutare l’importanza della Via al Castello come unica alternativa al traffico veicolare delle Crocette, perché come Amministrazione è doveroso ricordare i problemi provocati dal passaggio dei numerosi veicoli, ai pedoni, ai ciclisti, e ai cittadini in genere che voglio passeggiare e fruire di un percorso sicuro lungo i nostri colli, oltre a dover necessariamente dover tenere nella dovuta considerazione che su questa strada si affacciano due edifici estremamente sensibili per tipologia di utenza quali la scuola materna e l’oratorio.
– non ritengo prioritaria allo stato attuale dei provvedimenti messi in atto, la convocazione dei cittadini soprattutto nell’ottica di dover ancora concludere le valutazione sugli eventuali accorgimenti strutturali da porre in atto. Il coinvolgimento della cittadinanza avverrà, se necessario, per la definizione di problematiche viabilistiche che potranno riguardare anche tematiche a più ampio raggio;
– la data di riapertura alla stato attuale non è spendibile in attesa della conclusione delle analisi statiche in corso e senza una valutazione di massima dell’eventuale entità economica del ripristino.
Dedico una considerazione finale all’ultima dichiarazione della Sua interpellanza. Come può verificare, l’elemento essenziale che sostanzia la mia risposta è l’assoluta trasparenza delle affermazioni che fanno riferimento preciso a fatti e procedimenti in corso, quindi ritengo eticamente corretto rispondere, ma in futuro mi auspico che la politica del sentito dire venga bandita dal comune modo di lavorare.
Non capisco infatti la richiesta di una risposta alla frase “trova fondamento l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di procedere con l’istituzione del senso unico di Via Al Castello” affermazione che non so da dove e da chi provenga.
L’unica considerazione da me fatta, in una visione realistica e concreta, e che ritengo di ufficializzare è la seguente:
“L’istituzione di un senso unico può essere valutato per sgravare la strada dal traffico, si tratta di fatto di inibire il transito dei veicoli lungo il parapetto alleggerendo i carichi di punta creando su quel lato una percorrenza protetta dal traffico veicolare, ciò non precluderebbe comunque il traffico a doppio senso alternato semaforizzato che garantirebbe maggiormente tutti (ciclisti pedoni, ecc.). Comunque ogni decisione in tal senso ad oggi è assolutamente al di la di venire, si ribadisce l’imprescindibile interesse di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica come unica attuale priorità.”
Ringraziandola per l’ attenzione, la invito nell’interesse di tutti noi a dare l’opportuna pubblicità alla risposta anche all’interno del suo gruppo .
Cordialmente saluto
Assessore Ambiente – Territorio – Urbanistica – Edilizia – Lavori Pubblici
Rossano Consoli”
