La giornata di mercoledì, che ha chiuso nel migliore dei modi una fase unica nella storia moderna della Chiesa (le dimissioni di un Pontefice), il vescovo l’ha vissuta come da agenda programmata. La mattina agli esercizi spirituali a Sotto il Monte che ha lasciato non prima di una visita a monsignor Loris Capovilla: «Pensi che proprio qualche ora fa mi parlava in modo molto forte della povertà, della limpidezza della testimonianza evangelica». Poi alle 16, nella parrocchiale di Mozzo, l’incontro con i catechisti del vicariato proseguito in serata. Con la fumata bianca questa umanità di ragazzi e meno giovani s’è riversata all’oratorio dovec’è un maxi schermo televisivo. Tutti in piedi e con loro il vescovo in pullover, il viso appoggiato alla mano sinistra, lo sguardo compiaciuto. Sorrisi, applausi, strette di mano.
