“Sono una maniaca seriale”. È con questa sottile punta di ironia che la direttrice di Fox News Magazine Chiara Poli, ama definire il suo ruolo ed il suo lavoro. Lei, 38 anni e residente a Mozzo, apre le porte del suo mondo editoriale, che setaccia i palinsesti televisivi e fa da sfondo ad un groviglio di trame, intrighi e gossip che da anni ha conquistato migliaia di telespettatori. “Questo lavoro me lo sono dovuta inventare, perché ai tempi in cui studiavo non c’erano specializzazioni – spiega Chiara-. Dopo il liceo mi iscrissi all’Università della Cattolica, perché appassionata di cinema e del suo linguaggio vicino alla sociologia, alla psicologia e alla narrazione”. Due anni intensi, in cui Chiara approfondì la sceneggiatura e si specializzò nel paradigma holliwoodiano in tre atti. “Per motivi familiari dovetti abbandonare e mi proposi alla Scuola Civica di Cinema a Milano, che offriva sessanta posti per un corso di otto ore giornaliere strutturato su due anni, con l’obiettivo di specializzarmi in sceneggiatura”.
Subito dopo Chiara viene contattata da Mediaset (“una scuola di vita”), dove fu presa per un progetto di sitcom, che la vide impiegata nella scrittura di una commedia all’americana. “Era una sperimentazione per cercare di far progredire il settore made in Italy, dove il gusto dello spettatore medio era inferiore a quello americano”. Ma la vera ambizione di Chiara era l’utilizzo di strumenti tecnici per l’analisi della sceneggiatura e volti alla decodificazione dei messaggi di serie tv di alto livello. “Mi resi conto che volevo fare la giornalista specializzata: avevo 25 anni e le idee chiare, ma non c’erano sbocchi. Così ho inventato dei corsi alla Fondazione Alasca di Torre Boldone, Lab 80, allargando successivamente il tiro con l’insegnamento nelle scuole, dalle elementari fino alle università”. E proprio mentre la carriera di Chiara sembrava procede a vele spiegate, furono le malattie ed un periodo nero la nuova sfida che andava vinta. “Cominciai a collaborare con Tv Sorrisi e Canzoni, ma venni colpita dal morbo di Crohn, a cui sono seguite altre cinque malattie autoimmuni. Avevo fasi acute con ricoveri e fasi di remissione. Ho iniziato ad ingrassare e soffrire attacchi di panico a causa della tiroide. C’erano condizionamenti psicologici”.
Nonostante tutto, nel 2003, Chiara lavorava ancora a Tv Sorrisi e Canzoni a fianco dell’allora direttore Donelli, occupandosi di rispondere sul sito web alle domande dei lettori e curando pezzi di lancio delle novità televisive. Nel frattempo individua anche il forte limite che impedisce alla televisione italiana di maturare sul panorami più ampi: “Ci sono sottigliezze che dovrebbero dare rilievo alla cultura italiana e invece si tende ad americanizzare. Servono recitazione più credibili, e c’è un meccanismo auto conclusivo x non impegnare il narratore. Si vuole reiterare i concetti, ma questo non funziona per il pubblico del satellite”. Dopo diverse esperienze e colloqui di lavoro che imponevano a Chiara la presenza stabile in redazione – impossibilitata dalle malattie – nel 2007 arriva la svolta. “Mi chiamano da Fox, per ricoprire il ruolo di direttrice del magazine – rivela – non lavoro a Roma dove c’è la sede, ma da casa”. Riunioni in Skype o conferenza telefonica, summit riassunti per email. Il tutto in una casa iper-tecnologica, sorvegliata da un esercito di Labrador e costellata da oltre 5 mila dvd. “Nel 2008 mi sono sposata e col tempo ho imparato a cercare il miglior tenore di vita nonostante le mie condizioni di salute”. Infine una lancia spezzata in favore della televisione: “Non è vero che rincitrullisce, sei tu che devi avere discernimento. Molte serie tv fanno riflettere sul senso della vita”.
viaGuida Fox News Magazine: «Sono una maniaca seriale» – Corriere Bergamo.