La polemica inutile di questi giorni porta alla ribalta un vecchio modo di fare politica: alle nuove tecnologie si preferisce che il Sindaco salga sulla Berba, con una coperta e comunichi con i cittadini e i dipendenti con …. segnali di fumo!
Condividiamo la nuova strada intrapresa: utilizzare le risorse economiche del paese verso le nuove teconologie, investire sul futuro, sostituendo le apparecchiature obsolete e offrendo nuovi servizi ai cittadini. Puntando soprattutto ai giovani rendendo disponibili tecnologie utili al loro futuro. Dinamicizzare le comunicazioni degli amministratori verso i cittadini invece che attendere nel palazzo comunale che qualcuno li vada a riverire: e non solo per gli “amici” che avevano il numero del Sindaco e assessori ma per tutti i cittadini. Gli amministratori devono stare sui problemi e in mezzo alla gente non nel “Palazzo”. Aumentare le comunicazioni tra amministratori e struttura anche quando non e’ possibile sedere nel palazzo: ovviamente non a spese proprie. Aprire il paese al nuovo. Moderni strumenti di comunicazione che devono pervadere tutte le piazze del paese: Centro sociale, campus scuole, parco lochis, biblioteca, Piazza Trieste. Anzi si dovrebbe fornire il centro sociale di strumenti di comunicazioni moderni per consentire a chi lo frequenta di accedere al mondo e uscire dai confini ristretti del paese. Pagare le bollette senza code agli sportelli, accedere ai servizi comunali, visitare il mondo in modo virtuale: una’alfabetizzazione informatica utile anche agli anziani che lo frequentano.
Parliamo di sprechi? L’opera del ventennio leghista, Piazza Trieste, questo si soldi buttati al vento, in modo sbagliato, utile solo alla celebrazione dei fasti padani. Analizziamola bene. Partiamo dalla casa parrocchiale. Di fronte all’ingresso una buca che grazie a chi effettuava i lavori e’ stata spostata di qualche centimetro consentendo un agevole ingresso alla casa parrocchiale. Poi un canale che ricordava il rito della ampolla al Monviso. Per fortuna che questo canale, strumento di tortura delle caviglie dei cittadini che uscivano da Messa, e’ stato tolto in quanto inutile e dannoso. Non parliamo poi della fogna a cielo a aperto: la fontana. Sempre sporca e paludosa, fonte di cadute invernali per il ghiaccio che si forma sul camminamento, con scivolate dentro la fontana. Il tutto non per carenza di manutenzione (anzi un costo infinito il continuo intervento dei manutentori comunali) ma per una concezione sbagliata del manufatto. Poi abbiamo l’incrocio dell’inchino: “tocca a me, no tocca a te” , se poi arriva il bus o uno parcheggia illegalemente per comprare le sigarette sulle strisce pedonali si blocca tutto. Tutto da rifare. Poi la piazza d’armi, forse utile solo ai gazebo elettorali. Almeno fosse stata utilizzata per iniziative per i cittadini. Mancano parcheggi per i disabili, per i corrieri, per le moto (che invadono gli spazi). Il finale da ridere: il rondo’ bonsai davanti alla banca forse frutto di un errore in quanto la piazza doveva finire piu’ in la ma forse ci fu un errore di misura. Davanti ai passi carrali il cordolo con le catene…. poi tolto dai muratori durante i lavori, per fortuna. Ora la pavimentazione fa acqua, sale e scende, i cittadini cadono. E non parliamo delle fogne sotto: chissa cosa troveremo. Piuttosto demoliamola. Era meglio la Piazza Trieste di una volta, brutta ma funzionale. Questo uno spreco pagato con i soldi dei cittadini, e non e’ il solo del ventennio…..
(per non parlare dei panettoni natalizi agli anziani…)
