E l’ultima cosa, quattro mesi fa, in una pizzeria vicino a casa mia, dove il mio nome compariva in un libretto di deliri filosofico-religiosi che si concludeva con le istruzioni su come costruire una bomba. Comunque a Bergamo mi sento anche più tranquillo. A Genova o Bologna meno, quando trovi i centri sociali si va sempre in polemica».
Le minacce della pizzeria erano dimarca islamica?
«No italiana, c’era anche un sito Internet di intonazione mistica, dove si minacciava di tutto di più».
Però molti parlano di soldi sprecati e scorta superflua.
«Guardi, questa scelta fu fatta col prefetto di Bergamo, ma per anni, anche con la Questura, abbiamo chiesto di sostituire la scorta con delle telecamere. Perché le cifre di cui si parla sono prive di fondamento, ma comunque se invece di spendere mille si può spendere dieci perché no? Però non siamo mai riusciti ad avere una risposta dal ministero degli Interni, nemmeno quando c’era il mio amico Maroni. In Italia vince sempre la burocrazia».
viaCalderoli si difende: “Volevo le telecamere” – Il Giorno – Bergamo.