Mozzo – Uniacque, assemblea dei soci Il deficit è di 30 milioni di euro – Cronaca – L’Eco di Bergamo – Notizie di Bergamo e provincia


Uniacque, assemblea dei soci Il deficit è di 30 milioni di euro – Cronaca – L’Eco di Bergamo – Notizie di Bergamo e provincia.

Alla fine il piano strategico di Uniacque è passato a maggioranza, frutto anche di un percorso preventivo d’informazione dei soci, che per qualche voce fuori dal coro è stato però più «partitico» che altro. Un appello bipartisan alla responsabilità di un voto favorevole è arrivato infatti dal sindaco di Ponte Nossa Angelo Capelli (coordinatore provinciale del Pdl) e dal sindaco di Nembro Eugenio Cavagnis (lato centrosinistra). Così l’intervento del presidente della Provincia è stato letto come il placet della Lega. In realtà Ettore Pirovano ha preso la parola per esprimere «la massima disponibilità della Provincia a mettere da subito in Uniacque tutte le sue patrimoniali, per un valore di circa 60 milioni di euro. Un atto che non cambierà la quota di partecipazione della Provincia (7,2%), perché non vogliamo “fagocitare” Uniacque».
Pirovano (che ha invitato anche a rinunciare ai «regnetti», i circa 10 Cda che si esauriranno con le patrimoniali) è stato pure protagonista di un battibecco col primo cittadino di Casnigo, Giuseppe Imberti, da sempre «bastian contrario» tra i soci (anche ieri ha votato contro). «La Provincia dia le sue patrimoniali ai Comuni. I tubi sono tutti dei Comuni, la Provincia non ha un tubo», ha detto Imberti, ricevendo un «bambo, è un passaggio di legge» di Pirovano che lo ha mandato fuori dai gangheri. Una certa resistenza anche da Vittorio Milesi, alla guida di San Pellegrino: «Uniacque è una società dei Comuni o dei partiti?», ha chiesto, polemizzando anche sull’ora (le 11, con inizio alle 11,30) di convocazione dell’assemblea («Non favorisce certo un ampio dibattito») e il luogo: «Perché si è scelta la Fiera, a pagamento, anziché l’auditorium di Santa Caterina, della Provincia, dove si sono sempre svolte le riunioni? Il risparmio parte anche da qui».
Massima collaborazione è stata invece dichiarata dalla maggioranza dei Comuni (con interventi, ad esempio, da Canonica d’Adda, Spirano, Fonteno e Castelli Calepio: tutti intenti a precisare che l’aumento delle tariffe non è correlato al deficit finanziario della società) capoluogo compreso. «Noi ci siamo», ha detto il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, lasciando intendere, però, che per la città c’è qualche problemino giuridico ancora da aggiustare.
Sul finale, approvato anche il turnover nel Consiglio di amministrazione della società: Alberto Piccioli Cappelli (Lega), in corsa per la poltrona di sindaco a Villongo, lascia il posto a Silvio Peroni(sempre Lega), sindaco uscente di Mozzo dopo due mandati.L’Eco di Bergamo 30 aprile 2012.