Il monastero del Santo Sepolcro di Astino [1], situato nei pressi della città di Bergamo, ai piedi dei rilievi collinari che si estendono verso Lònguelo e la Crocetta di Mozzo, in una posizione equidistante tanto dalla strada che collegava Bergamo a Milano quando dalla via verso Lecco e Como, è una delle sei fondazioni che i Vallombrosani realizzarono nell’Italia settentrionale nel corso dei primi decenni del XII secolo [2].
Una tradizione storiografica che ebbe origine nel XVII e XVIII secolo [3], ripresa anche in epoca più recente [4], individua in Bertario, un monaco proveniente da Brescia, il fondatore e primo abate del monastero di Astino; la notizia non trova tuttavia riscontri oggettivi nella documentazione, tanto che attestazioni precise circa la durata del suo abbaziato esistono soltanto per gli anni dal 1120 al 1128.
A lungo gli storici hanno anche discusso se la data di fondazione del monastero andasse collocata negli ultimi decenni dell’XI secolo o ai primi anni del XII [5]. Le fonti di cui disponiamo consentono di collocare l’arrivo dei monaci vallombrosani presumibilmente qualche anno prima del 1107, a ridosso della conclusione della prima crociata, nell’intervallo tra gli episcopati di Arnolfo (1077-1098) e Ambrogio III da Mozzo (1111-1133), quando la
viacreative family: Le carte del monastero di S. Sepolcro di Astino II (1118-1145).