Mozzo – Lo schianto e tre anni di calvario «Sono rinato grazie all’Arma» – Cronaca – L’Eco di Bergamo – Notizie di Bergamo e provincia


Schianto tremendo

Ciò che successe domenica 8 febbraio 2009 poteva essere l’ennesimo incidente che lo stesso Passalacqua, ai tempi comandante del nucleo informativo del comando provinciale di via delle Valli, avrebbe registrato tra gli eventi di giornata.

Invece su quell’auto centrata in pieno da una banda di rapinatori a Zanica, all’altezza della rampa che collega la statale 42 con la Cremasca, c’era proprio lui. Solo che quella mattina non c’erano codici ruspa da inseguire: il luogotenente Passalacqua era stato travolto da una banda in fuga su una Volkswagen Golf carica di refurtiva e attrezzi da scasso mentre si recava al lavoro. «Pensare che gli avevo chiesto di accompagnarmi prima in ospedale, ma non aveva voluto, sennò faceva tardi in ufficio».

Così Rosangela s’è ritrovata infermiera due volte: nella Pediatria di Treviglio dove lavora e a casa, a curare e sostenere il marito, rimasto per tre settimane in coma e ancora oggi alle prese con le terapie alla clinica Quarenghi di San Pellegrino e con problemi di equilibrio. «Sono stati anni difficili, ma abbiamo sempre fatto ogni cosa con tutto l’amore del mondo – spiega la figlia Elisa a nome anche della piccolina di casa, Giorgia di 15 anni –, sapevamo che papà voleva tornare a casa dalle sue donne». E così è stato nel giugno 2010. Lasciato il centro riabilitativo di Mozzo, rivide Caravaggio dall’alto della sua sedia a rotelle. Ma era vivo.

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