Quando il sottufficiale e un collega vedono uscire M. A. e un connazionale, A. O., 19 anni, da un bar sulla Briantea a Mozzo. I nordafricani si mettono a correre, i carabinieri li inseguono. I due raggiungono a Curno: uno viene bloccato in via Liguria, l’altro in via Toscana dopo aver scavalcato le recinzioni di due abitazioni. Durante la fuga vengono visti disfarsi di un involucro, che però non viene ritrovato. I due si divincolano, cercano di opporre resistenza. Per questo finiscono in manette. Motivo della fuga? «Non volevamo ogni volta stare in caserma due ore per controlli», ha detto ieri in direttissima M. A. Arresti convalidati con scarcerazione per entrambi, prima di patteggiare sei mesi a testa con pena sospesa.