Il caso – Mozzo, uccise sua madre, Flavio Tironi è latitante da due anni | Hinterland | Bergamo News.
Che fine abbia fatto non è dato sapere. E non è chiaro se ai carabinieri siano arrivate segnalazioni di Flavio Tironi, ormai 47 anni, condannato in Cassazione a 22 anni di carcere per l’omicidio della mamma Ge mma Lomboni, trovata morta nell’abitazione di famiglia a Mozzo il 28 giugno del 1994. Di sicuro il figlio omicida non è stato ritrovato. A scontare la sua pena è rimasto a Bergamo il papà Michele, 76 anni, condannato anche lui alla stessa pena, per aver agito in complicità con il figlio (nella foto padre e figlio nel 1994). La fuga di Flavio Tironi, che si è completamente dileguato, fu resa possibile dal fatto che non si trovava in carcere al momento della sentenza di Cassazione. Era il 12 dicembre del 2008, ormai 14 anni dopo quell’omicidio che in primo grado non aveva portato ad una condanna per padre e figlio, e a Flavio Tironi arrivò la notizia dell’ultima decisione dei giudici, ormai inoppugnabile. Si dileguò molto rapidamente. I carabinieri trovarono solo il papà Michele. Da allora più nessuno ha visto il quarantasettenne. Lo si aspettò al varco già nelle feste natalizie che seguirono la sentenza definitiva. Avrebbe potuto fare, forse, una telefonata a qualche parente. Ma nulla di utile. Si è parlato di una sua fuga all’estero, ma comunque in Europa. Ma non c’è mai stata una segnalazione decisiva. L’interpol era stata informata della fuga del bergamasco. Che non è più stato ripreso. Secondo la giustizia è l’autore del delitto della mamma, trovata impiccata a Mozzo. Ma era stata prima strozzata, si scoprì dopo. Una simulazione. Ma il padre e il figlio furono assolti in primo grado perchè non si era riusciti a ricostruire chi dei due avesse ucciso effettivamente la donna, un nodo attorno al quale è nata e durata fino al 2008 una lunghissima querelle giudiziaria che è tornata più volte negli uffici della Corte d’Appello di Milano e infine della Cassazione. Una sentenza, l’ultima, ritenuta ingiusta dal legale di padre e figlio, l’avvocato Roberto Bruni, data “l’assenza di prove di un concorso tra Michele e Flavio Tironi”.